Nel solco del canto d’autore di ispirazione popolare nel 2001 nasce il Gruppo di Musica Popolare MALANOVA. Malanova è un progetto che tende principalmente alla salvaguardia del dialetto del luogo di origine dei propri musicisti (la Valle del Mela nel messinese) e degli strumenti della musica popolare siciliana, coniugando la musica all’impegno sociale e culturale. L’idea di partenza è stata di proporre musiche e canti completamente inediti, di nuova composizione, che avessero il fattor comune del dialetto siciliano e degli strumenti musicali della tradizione popolare locale, principalmente per due motivi: primo, perché i tempi cambiano, le cose si evolvono e le vecchie canzoni – non tutte ovviamente – sembravano aver perso d’attualità; secondo, perché per riscoprire e riproporre la tradizione musicale di un luogo bisogna prima averla studiata e compresa per poi esprimerla senza affidarsi alla capacità d’improvvisazione e non ci si sentiva, allora, di poterlo fare in maniera dignitosa.
Così Malanova prende parte a numerose rassegne di musica etnica e folk nelle quali si distingue per l’utilizzo di strumenti musicali della tradizione popolare e voci. Nel 2002 vince il secondo premio al “Sonica Tour Sicilia” e nel 2003 è secondo al Festival “Band it Musica d’Autore” di Milazzo. Nel 2006 vince il primo premio del folk festival “Emigrantimmigrati – Mediterraneo Sonoro” della Città diPaola e partecipa ad “Etnitalia” programma di Radio Vaticana di Mara Miceli e Giancarlo Russo, dedicato alle lingue dialettali d’Italia. Nel 2007 Michael Pergolani e Renato Marengo invitano Malanova in Roma – Saxa Rubra, negli studi di RADIO UNO RAI, e dedicano al gruppo uno Speciale del programma DEMO, a seguito del quale Malanova è uno dei dieci gruppi finalisti del “Demofest 2007” di Lamezia Terme. Nello stesso anno partecipa, classificandosi al primo posto, al Festival di Musica Popolare Terre in Moto di Apice Vecchia (BN) ed alla II Rassegna di Musica Etnica e Popolare “Premio Rosa Balistreri” di San Giovanni La Punta (CT) dove la giuria, presente Carmen Consoli, gli assegna il primo premio con la speciale menzione: “Per aver rinnovato la musica siciliana”.
Il gruppo accompagna a questa opera di divulgazione del patrimonio linguistico e musicale dialettale della Valle del Mela fuori dai confini territoriali, anche una intensa attività nel campo della collaborazione artistica con diverse altre realtà presenti nel proprio hinterland: realizza le musiche per le commedie teatrali “Casina” di T.M. Plauto e “L’Avaro” di Molière della Compagnia Teatrale filippese “Le Nuove Immagini” e per “A Giàrra” di L. Pirandello della Compagnia Teatrale “Saro Costantino” di Rometta, accompagna in musica “A Maschira” , la storica pantomima del piccolo borgo di Cattafi nelle ultime edizioni del Carnevale Cattafese e partecipa a diversi eventi realizzati dall’Università Popolare Comprensoriale Filippese. Allo stesso modo dà la propria disponibilità a progetti di beneficenza, a manifestazioni rivolte agli anziani, ai bambini o ad altri progetti di interesse sociale e culturale (realizza musiche per il video ufficiale della città di Milazzo).
L’interesse per l’attività del gruppo viene evidenziato dall’attenzione ad essa rivolta dalla stampa locale e nazionale (Gazzetta del Sud, Centonove, La Città, L’Ideale, Il Sirino, Il Secolo XIX, La Repubblica) e dalle emittenti televisive (Rai Due, SKY, TV Capodistria, Antenna Sicilia, RTP, Onda TV, Antenna Mediterranea, Video Calabria 8).
Nell’ambito delle collaborazioni internazionali Malanova realizza musiche per il documentario “Grazie a Dio Stiamo Bene”, cortometraggio sulla condizione dei siciliani d’Australia realizzato dalla Filmaker inglese Clare James, e per il video “Picture Book of Sicily” dell’artista newyorkese Karen J. La Rosa.
Nel marzo 2008, quale naturale conseguenza di tutta l’attività posta in essere dal Gruppo fino a questo momento, nasce “L’Associazione Culturale Musiche e Danze Popolari “Piccolo Laboratorio Etnico Malanova” che stabilisce la sede delle proprie attività nel Comune di San Filippo del Mela (ME). Nello stesso anno Malanova è secondo al “Castel Raniero Folk Festival – Musica nelle Aie” di Faenza, viene invitato a suonare alla “III Rassegna di Musiche Popolari del Sud” di Capriglia Irpina (AV) e realizza il primo suo disco di musiche originali dal titolo: “NON IABBU E NON MARAVIGGHIA” con l’etichetta musicale toscana RadiciMusic. Le “piccole storie” di questo disco traggono spunto dalla vita di tutti i giorni o da antiche leggende e racconti della tradizione popolare siciliana. Accanto a strumenti tradizionali quali u friscalèttu, a ciarameddà, u tammùru, vengono suonati strumenti classici quali il violino, il contrabbasso, il flauto traverso o altri come la fisarmonica, la chitarra, il basso e anche strumenti della tradizione popolare di altri parti del mondo quali il djèmbè, il laùd, la chitarra battente, il bouzouky ed altri ancora. Tutto rigorosamente acustico. La copertina del disco è un’opera del pittore ferrarese Gianluigi Serravalli. Il libretto interno del disco cita testualmente: “Vogliamo raccontare la nostra gente nella “parlata” del posto dove siamo nati (la Valle del Mela, in provincia di Messina), col proposito di mantenere vivo, soprattutto nei nostri ragazzi, l’interesse per la Terra di origine e la sua lingua e l’intenzione di recuperare l’uso di strumenti musicali della tradizione popolare siciliana”.
Il disco viene recensito favorevolmente dalle più autorevoli riviste di musica etnica folk e popolare nazionali ed internazionali. Qui di seguito un estratto di alcune recensioni:
Un bell’esempio di come il folk si possa evolvere, con gusto e partecipazione, senza percorrere strade già troppo battute. Enrico Lucchesi (Folk Bulletin - Italia)
“Non iàbbu e non maravìgghia” esplode come un vulcano e poi scivola verso la platea incantata come una colata incandescente. Matteo Ceschi (Musica & Dischi)
Degnissimi di rappresentare le più alte cime di un etno-folk raffinato, sussurrato, profondo e corale. Francesca Grispello (Ferro e Tabacco – Italia)
Malanova sono un bel vestito folk contemporaneo acustico. Questo è un grande Cd pieno di calore, energia, luce, splendore, gaiezza, positività e pieno di grandi idee musicali. Semplicemente: lo adoro. Michael Moll (FolkWorld - Germania)
Seduti al tavolo di un ristorante con davanti una grande pista per danzare, le loro canzoni mettono i cuori in gioiosa allegria. Christian Valeix (Trad Magazine - Francia)
Il loro disco contiene alcune delle mie canzoni preferite per il 2010. Ulf Torstensson (Lira - Svezia)
Melodie raffinate ed eleganti, con svariate influenze “world music” ed un apprezzabile fascino commerciale. John Neilson (Taplas – Gran Bretagna)
Belle canzoni che utilizzano gli elementi musicali tradizionali. Un disco originale, melodioso e pieno di buon umore. (Le Canard Folk – Belgio)
Un disco molto ben suonato ed arrangiato. Molti dei brani hanno un energico sapore jazz. Ken Roseman (Sing Out – Stati Uniti)
“Non iàbbu e non maravìgghia” riceve il premio musicale “Bravòs” dalla rivista francese Trad Magazine, il premio musicale “Lira Gillar” dalla rivista svedese Lira, il “gradimento quattro stelle” dal giornale svedese Norran ed è “disco consigliato giugno 2010” dalla rivista italiana Blogfoolk. Inoltre la rivista musicale svedese Lira lo inserisce nella lista dei cinque più grandi eventi musicali del 2010.
Malanova viene anche chiamato a partecipare con il brano “U sceccu nto’ linzolu”, in rappresentanza della Sicilia, alla compilation ufficiale del M.E.I. Meeting Etichette Indipendenti che ha titolo “Aie d’Italia” prodotta dalla Galletti-Boston di Faenza e dedicata alle musiche tradizionali d’Italia, della quale fanno parte, tra gli altri, anche Teresa De Sio, Ginevra di Marco, Davide Van De Sfroos. La compilation viene presentata nelle più importanti fiere nazionali ed internazionali di musica folk e popolare quali il M.E.I. di Faenza in Italia, il WOMEX di Copenaghen in Danimarca, il BABEL MED di Marsiglia in Francia ed anche in RAI, nell’ambito del programma culturale della Seconda Rete, MIZAR durante il quale viene anche trasmesso il video realizzato, per la canzone, dai Malanova .
Nel febbraio 2010, il gruppo della Valle del Mela è al Teatro del Casinò di Sanremo, invitato, assieme ad altre otto realtà musicali di altrettante regioni d’Italia, a partecipare a “Sanremo Millecolori - Prima Rassegna della canzone nelle lingue regionali d’Italia”, evento collaterale al 60° Festival della canzone italiana, trasmesso in diretta da Radio Sanremo e dai canali tv di SKY. Nello stesso anno Malanova vince il concorso Suonare a Folkest ed è così invitato a partecipare in Spilimbergo (PD) a Folkest 2010, al quale prendono parte, tra gli altri, anche i Simple Minds, gli Inti Illimani, Cristiano De Andrè e Riccardo Tesi.
Nel gennaio dell’anno 2011, a seguito delle disposizioni in materia di Musica Popolare approvate dal Consiglio dei Ministri con D.D.L. 28.11.2008, l’Amministrazione Comunale ed il Consiglio Comunale di San Filippo del Mela conferiscono al Piccolo Laboratorio Etnico Malanova il riconoscimento di “Gruppo di Musica Popolare di Interesse Comunale” poiché il Gruppo viene individuato come “… bacino di aggregazione sociale e culturale che favorisce relazioni tra diverse generazioni, avvicina un ampio pubblico alla fruizione della musica colta e valorizza la ricca tradizione locale”.
Nello stesso anno Malanova è, inoltre, in Macerata presso il Teatro della Società Filarmonico Drammatica per presentare le canzoni dialettali del gruppo nell’ambito del festival nazionale di Musica Popolare Musicultura e invitato a partecipare alla notte bianca di Bova Marina nell’ambito del festival di musiche dal mondo della Calabria Grecanica “Paleariza”. Malanova, inoltre, col brano “Fora di ccà sia” partecipa, unico gruppo siciliano, a “Uno straordinario raccolto”, prima compilation ufficiale del Festival “Musica nelle Aie” di Faenza.
Nel 2011 – sempre sotto l’egida dell’etichetta toscana RadiciMusic – viene realizzato il secondo disco di canzoni inedite del gruppo. Il progetto discografico, che prosegue idealmente il percorso a suo tempo intrapreso con “Non iàbbu e non maravìgghia”, prende spunto dai racconti della “vita di paese”. Il disco ha titolo “A tèsta o giòcu” ed è una sorta di concept album. Tredici canzoni ed un racconto che ruotano attorno ad un unico tema: “U paìsi” (il paesino, per l’appunto) con le sue tragicomiche vicende, gli accadimenti quotidiani, i fatti, i personaggi… ma anche i racconti (veri o inventati) e i luoghi comuni, i modi di dire, i proverbi….. Le ballate sono legate una all’altra dalle “storie a margine” (tredici, una per ogni canzone), realizzate appositamente per il disco dal “Premio Letterario Bagutta”, lo scrittore Giovanni Chiara. Al progetto hanno partecipato attivamente anche poeti dialettali, cantastorie, musicisti ed attori di teatro. La copertina, anch’essa realizzata appositamente per il disco, è opera di Marco Soldi, disegnatore di fumetti, tra i quali Julia e Dylan Dog.
Anche questo secondo disco viene accolto favorevolmente dalle più autorevoli riviste di musica etnica, folk e popolare. Qui di seguito un estratto delle prime recensioni:
L’etno-folk dei Malanova è leggero e ricco al tempo stesso… Ai poeti, ai musicisti e agli animi sensibili il compito di raccontare l’anima delle cose e i nostri ci riescono con allegria e serietà. Francesca Grispello (L’Isola della Musica Italiana – Italia).
I Malanova con “A testa o giòcu” dimostrano di aver raggiunto la piena maturazione artistica, che gli permette di muoversi con agilità tra le loro ispirazioni e la tradizione popolare siciliana.. Salvatore Esposito (Blogfoolk – Italia).
L’unitarietà del disco la si ritrova nella capacità di comunicare, nella competenza tecnica davvero invidiabile dei musicisti, nella pregevole sensazione che ci suscita entrare a contatto con un progetto pienamente espresso e portato avanti con quella coerente incoerenza che, alla fin fine, diventa valore aggiunto. Roberto G. Sacchi (Folk Bulletin – Italia).
“’A testa o giòcu” è stato classificato secondo miglior disco etno-folk dell’anno 2011 al PREMIO ITALIANO MUSICA POPOLARE INDIPENDENTE indetto dal M.E.I. (Meeting delle Etichette Indipendenti) di Faenza.